Mehari: l’auto simbolo di Formentera

Mehari: l’auto simbolo di Formentera

Formentera, la piccola perla delle Baleari, è da sempre considerata un’isola dove libertà e spensieratezza sono all’ordine del giorno. Staccare la spina in questo luogo dove piccole stradine polverose conducono al mare è ancora possibile.

I suoi mitici Fari ed i suoi tramonti infuocati sono solo alcune immagini, oramai diventate icone, che caratterizzano questo fazzoletto di terra. Ma c’è anche qualcos’altro che, dagli anni ’60 in poi, è diventato a pieno titolo uno dei simboli di Formentera: la Mehari.
Automobile anticonvenzionale e decisamente fuori dagli schermi, questa piccola macchina, nata per i campi da golf e le località estive, si è affermata grazie alla sua praticità e al suo appeal scanzonato.

Storia e nascita della Mehari

Gli anni ’60 furono un periodo di grandi cambiamenti culturali e, proprio nel 1968, vede la luce la prima Citroen Mehari. Fu nel mese di maggio che, sui campi da golf di Deauville, venne presentata questa rivoluzionaria automobile. Ideata sulla base della mitica Dyane 6, questa piccola “spiaggina” vanta una carrozzeria studiata da Roland De La Poype, celebre aviatore della seconda guerra mondiale.
De La Poype, terminata la guerra, divenne un imprenditore di materiale plastico, una grandissima novità per quei tempi. L’azienda denominata SEAB vantava tra i suoi clienti anche Citroen e, per questo motivo, utilizzò proprio alcuni dei suoi veicoli per il trasporto dei materiali.

L’evento scatenante che diede vita all’intuizione di De La Poype fu un piccolo incidente accaduto proprio ad una di queste autovetture. Un furgone Citroen AK si ribaltò in una scarpata. Il conducente ne uscì illeso ma, la carrozzeria subì danni irreparabili.
Fu lì che De La Poype ebbe un’illuminazione e decise di non riparare l’autovettura poiché fallibile, soprattutto per la carrozzeria che la rivestiva. Ideò, insieme al designer Jean-Louis Barrault, un veicolo commerciale innovativo: un ibrido tra un pick-up ed un furgoncino, altamente versatile e con un corpo di plastica. Quest’ultimo fu il vero non plus ultra. Un materiale facilmente plasmabile, resistente, e che non subiva gli effettivi corrosivi di un lavaggio ad acqua.

Venne così al mondo la prima Mehari che il virtuoso imprenditore presentò personalmente al direttore di Citroen. La SEAB ne produsse circa una ventina, dopo di che, Citroen pagò il brevetto a de La Poype ed iniziò a produrle direttamente fino al 1987. Ne uscirono circa 150.000 unità e, quelle nella versione 4×4, furono utilizzate come ambulanze veloci alla Parigi-Dakar del 1980 e anche dall’esercito francese.

Ma perché fu chiamata Mehari? Il nome deriva da una razza di dromedari particolarmente abili nella corsa, ma soprattutto famosi per resistere molto bene alle alte temperature e “bere” poco. L’allusione tra le peculiarità del simpatico animale e l’innovativa autovettura fu presto fatta.

La presentazione al grande pubblico avvenne il 3 ottobre 1968 al Salone dell’automobile di Parigi. In pochissimo tempo raccolse ben 500 ordini!
Ciò che la rese così affascinante fu sicuramente la sua struttura leggera e il suo fascino di automobile dedicata allo svago. Erano gli anni della ricostruzione anche morale del popolo e, la Mehari, incarnava uno spirito libero scevro dagli orrori della guerra.

Mehari: l’auto simbolo di Formentera

Perché noleggiare una Mehari a Formentera

Perché decidere di pagare quasi il doppio per il noleggio di un’auto, che potremmo definire d’epoca, contro il ragionevole costo di una confortevole automobile del XXI secolo?
La risposta è semplice: la libertà che ti fa vivere una Mehari spigolosa, scomoda e che rischia anche di lasciarti a piedi in una stradina sterrata di Formentera non ha prezzo. Decidere di passare una settimana in quest’isola, che incarna in tutto e per tutto lo spirito hippy dei favolosi anni ’60, include anche questo vezzo.

L’auto in sé e per sé, a livello di prestazioni, si sa bene che non è equiparabile ad un modello di auto contemporaneo, ma la sua innata fama e il suo appeal così “sixty” la rendono regina incontrastata di una vacanza a Formentera. Non per niente, le foto più iconiche e più belle dell’isola la vedono spesso protagonista.
Quasi priva di carrozzeria e spesso colorata, questa spiaggina dall’aspetto così divertente, è l’ideale per girare l’isola e godere di quella sensazione di libertà che solo una Mehari può regalare.

Come anticipato, il prezzo giornaliero per il noleggio di una Mehari a Formentera non è basso. Se proprio non volete rinunciare ad una foto su questa icona, potete noleggiarla anche solo per un giorno. Sono tante le persone che optano per questo tipo di scelta. Spesso si fanno accompagnare da un fotografo professionista che immortalerà i momenti più belli, magari da incorniciare una volta tornati a casa.

Noleggiare una Mehari bianca invece, è una delle regole del perfetto matrimonio a Formentera. Sposi ed invitati celebrano spesso la festa con un dress code total white e la mitica auto corona l’arrivo della sposa in chiesa o al ristorante.

L’evoluzione elettrica: la E-Mehari

Con l’avvento delle energie rinnovabili ed una sempre maggiore attenzione da parte delle aziende automobilistiche alla salvaguardia dell’ambiente, Citroen lancia nel 2016 la E-Mehari.
È un’auto ispirata al mitico modello che tutti conosciamo ma, non dovete aspettarvela uguale. La E-Mehari è figlia di un tempo in cui determinati standard di sicurezza e comodità sono imprescindibili nello sviluppo di una macchina. Dalla carrozzeria agli interni passando per il motore, le differenze ci sono e si vedono.

La E-Mehari ha un aspetto “fumettoso”. La parte anteriore è ispirata ad altre auto sempre della grande azienda dalla doppia cuspide mentre, la parte posteriore, fa l’occhiolino ai Suv più compatti ora in commercio. Il carattere distintivo rimane sicuramente la carrozzeria in plastica a cui si aggiungono gli interni in ecopelle, facilmente lavabili anch’essi con una passata d’acqua.

Mehari: l’auto simbolo di Formentera

Come ogni auto elettrica è automatica e l’esperienza di guida si rivela decisamente più confortevole rispetto alle Mehari d’epoca. L’automazione elettrica, che per ovvi motivi non raggiunge grandi velocità (come d’altronde vuole lo spirito Mehari) vi permetterà di godere del paesaggio intorno a voi. Non è una vera e propria auto con la quale percorrere grandi distanze, piuttosto ben si sposa con una filosofia green che elogia la natura e la lentezza. Non a caso Citroen Spagna, insieme al governo di Formentera, ha dato vita ad un’iniziativa che vede la E-Mehari auto ufficiale dell’isola.

Citroen E-Mehari, grazie al suo motore da 50 Kw (68 cv) ed un’autonomia di 130 Km, è il mezzo ideale per postarsi su un’area come quella dell’isola di Formentera, estesa solo 83 km².
Nonostante il suo appeal e il pieno inserimento del prodotto in una politica che vede le auto migliori alimentate ad energia elettrica o ibrida, Citroen nel 2019 ha cessato di produrre questa sorella tecnologica della mitica Mehari.

La Mehari nella cultura di massa

Come tutte le icone, anche la Mehari vede una diffusione nell’immaginario collettivo. Sono molteplici le situazioni in cui è stata la protagonista indiscussa.
Per festeggiare i 50 anni di Mehari, Citroen ha affidato nel 2018, la personalizzazione di una E-Mehari all’artista francese Jean-Charles de Castelbajac. Ne è nata una vera e propria Art Car, manifesto del maggio sessantottino. I colori utilizzati simboleggiano infatti i sentimenti che animarono la rivoluzione. Rosso per la passione, giallo per la fratellanza ed infine il blu. Quest’ultimo a rappresentanza dell’elettricità e della tecnologia dell’innovativa auto.

Una Mehari dal verde brillante è invece esposta al Palazzo delle Arti di Napoli in memoria di Giancarlo Siani. Il giornalista, attivo per le sue inchieste sulla criminalità organizzata, fu ucciso a colpi di pistola, proprio mentre era nella sua Mehari. Nel 1999 viene anche prodotto un cortometraggio in sua memoria, dal titolo “Mehari”.

Il materiale plastico della Mehari, chiamato ABS (Acrilonitrile Butadiene Stirene) ed inventato da Roland de La Poype, è lo stesso utilizzato per costruire i celebri mattoncini Lego.

Nel mondo pubblicitario una Mehari arancione è protagonista dello spot di Estrella Damm del 2009. Il filmato fu interamente girato nei luoghi più belli di Formentera.

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